TORTURA: SIMONETTI (LN), È FAVORE DI RENZI A CENTRI SOCIALI VIOLENTI
ROMA, 9 APR – “Il reato di tortura è un’arma ideologica scagliata
contro le forze dell’ordine. Siamo e saremo sempre contrari a simili
manifesti ideologici usati solo per penalizzare agenti e militari.
Torino e il Piemonte che, anche recentemente, hanno conosciuto la
cieca violenza dei centri sociali, hanno bisogno di maggiore
sicurezza, non di provvedimenti usati solo per delegittimare le forze
dell’ordine”.
Così il deputato leghista biellese Roberto Simonetti, annunciando il
voto contrario del Carroccio all’introduzione del nuovo reato, oggi
all’esame della Camera. “Il reato di tortura, per come è stato inteso,
è solo una bandiera ideologica a uso e consumo dei partiti di
maggioranza. La sua introduzione consentirà a violenti e facinorosi (è
il caso dei centri sociali che hanno scatenato l’inferno contro
l’arrivo a Torino di Salvini) di appellarsi a sentenze politicizzate
per farla, sempre e comunque, franca. Chi sbaglia deve pagare, ma nel
nostro codice penale ci sono già gli strumenti per punire e sanzionare
chi si macchia di condotte violente”. L’introduzione del reato di
tortura è – per Simonetti – “uno schiaffo alle forze dell’ordine che
rischiano quotidianamente la vita, a fronte di stipendi da fame”.
“Dopo 5 svuotacarceri, provvedimenti indultivi, la depenalizzazione di
157 reati, questo è l’ennesimo favore di Renzi e Alfano ai
delinquenti”.