#PENSIONI: SIMONETTI, STOP ADEGUAMENTO ETA' • Roberto Simonetti

#PENSIONI: SIMONETTI, STOP ADEGUAMENTO ETA’

Inserita mercoledì, 9 Agosto 2017 | da: roberto simonetti
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“Eccoci di nuovo. Con la solita storia del “ce lo chiede l’Europa” la Ragioneria dello Stato e l’immancabile Tito Boeri negano sul nascere la possibilità di sterilizzare l’adeguamento all’aspettativa di vita per le pensioni da effettuarsi entro fine anno, vaneggiando lo sfascio dei conti pubblici e l’aumento del debito pubblico (che ricordo che per regalare soldi alle banche è stato ampliato di 20 miliardi di euro lo scorso mese)”.
Così commenta il deputato Roberto Simonetti di Lega Nord in riferimento al dibattito accessosi in questi giorni.
“Vaneggiano sulle spalle dei nostri lavoratori già ora obbligati a lavorare fino ad un’età da record mondiale: 66 anni e sette mesi, alla faccia della integerrima Germania che la mèta dei 67 anni la raggiungerà solo nel 2029 e la media europea si attesta a 65 anni.”
“Non ci facciamo spaventare dai burocrati di Stato, lautamente ben pagati, – continua Simonetti – che nulla sanno di cosa sia la vita reale in fabbrica, in cantiere o nella bottega. “
“Però le leggi non si cambiano con appelli e raccolta firme come stanno ipotizzando Damiano e Sacconi, ma si cambiano con proposte normative,” puntualizza il parlamentare di Lega Nord
“Ecco perchè – spiega Simonetti – con i colleghi di Lega Nord ho depositato alla Camera dei Deputati la proposta di legge che sterilizza fino al 2022 l’adeguamento di vita in essere.
Ricordo a tutti che il Governo si “adegua” alle giuste richieste politiche solo se il Parlamento è pronto autonomamente a legiferare in merito, altrimenti si disinteressa. Così è avvenuto per le otto salvaguardie, per opzione donna, per l’anticipo pensionistico, per il ripristinino dei voucher… tutte iniziative che la Commissione Lavoro della Camera era pronta a licenziare per l’aula.”
“Invito quindi il Presidente Damiano – conclude l’On. Roberto Simonetti – a calendarizzare la mia pdl. n.4600 già nelle prime sedute di settembre, così si possa arrivare ad un testo finale condiviso prima della stesura della legge di stabilità prevista per i primi di ottobre.”

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