Simonetti. con la vendita di Atap il Re è nudo!! • Roberto Simonetti

Simonetti. con la vendita di Atap il Re è nudo!!

Inserita lunedì, 18 Luglio 2016 | da: roberto simonetti
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Gentile Direttore, ho letto l’intervento del segretario PD Furia che, con una storytelling tutta sua, alquanto faziosa e incompleta, liquida la questione vendita delle quote ATAP da parte degli enti locali guidati dal suo partito come “colpa di Simonetti”.

Capisco che sia certamente più facile, tanto affascinante quanto infantile adottare la soluzione dello scarica barile, ma credo che oramai il tempo del giocare a nascondino da parte del PD sia finito e la storia stia facendo crollare tutto questo gigantesco castello di carte fondato sul vuoto e la finzione.

La “soluzione Atap” è figlia di una questione politica che ha creato a sua volta problemi amministrativi. Vicenda politica tutta da ricercarsi all’interno delle politiche centralistiche  del Partito Democratico che, negli ultimi 5 anni, governando il paese con i governi Monti, Letta e Renzi ha taglieggiato vergognosamente le casse degli enti locali, ha cancellato la potestà finanziaria dei Comuni, li ha resi poveri e costretti all’aumento delle tariffe o alla vendita dei patrimoni per poter offrire ai cittadini i servizi minimi essenziali. Un Partito Democratico centralista che ha cancellato ogni sospiro federalista di cui Furia ne è espressione locale, che gli piaccia o meno , ma questa è la vera storytelling delle politiche che i suoi eletti hanno votato in Parlamento: miliardi di tagli alle regioni e agli enti locali, lo scippo dell’IMU produttivo, la tesoreria unica, provvedimenti legislativi che hanno relegato i sindaci ad essere esattori per lo Stato e non per i propri concittadini.

In questo quadro si inserisce il dissesto “anomalo” della Provincia di Biella, che ha solo preceduto di pochi anni quello di quasi tutte le altre province: Vercelli, Alessandria e Novara sono in fase di predissesto. Sarà mica anche lì colpa di Simonetti o vogliamo essere sinceri e seri per affrontare la realtà?

Dissesto anomalo quello di Biella dicevo, perché dovuto a debiti futuri e non a debiti passati! Non c’era allora e non c’è adesso una massa di creditori passivi da onorare a Biella ma l’impossibilità, stante le drastiche riduzioni delle entrate dovute ai tagli del decreto Salva Italia del PD, di poter pagare le spese di gestione dell’ente fatte di  rate dei mutui, spese personale e minima manutenzione.

Massa di mutui da pagare alta perché figlia degli investimenti effettuati in tutte le quattro legislature provinciali, a partire dalla Marsoni, passando per Scanzio e Scaramal. Ed ad onor del vero il periodo in cui si sono accesi meno debiti è stato quando io ero Presidente rispetto al passato.

Ecco perché una normale gestione amministrativa si trova di fronte ad uno scoglio politico e nasce il caso Atap. Così come il bimbo urlò “ma il Re è nudo”, oggi con la proposta di vendere le quote della società di trasporto pubblico il PD paradossalmente dichiara oggettivamente il fallimento totale delle proprie politiche di governo nazionale, dovendo mettere in vendita il patrimonio pubblico per far fronte a spese correnti, stante il menefreghismo del governo alla nostra situazione economica.

E il PD muta anche geneticamente la propria visione della comunità: viva il trasporto privato che da pubblico diventa tale, viva gli asili privati (Biella a guida PD li ha esternalizzati), viva l’acqua privata (non vedo barricate PD contro la diga), viva la sanità privata (visti i tagli in questo settore sia nazionali che regionali)!

Litigare a livello territoriale però ci fa diventare simili ai “polli di Renzo”, destinati tutti al macello, così come nascondersi dietro ad un dito farà si che le autonomie locali soffocheranno e non potranno più soddisfare le necessita dei propri cittadini, a prescindere da chi le guiderà.

Ecco perché invito caldamente il Partito Democratico a smettere di fare il professore arrogante, di fare un sano mea culpa e cambiare politiche di governo cercando, visto che per ancora un po’ governerà il filotto da Biella a Roma di trovare i soldi affinché i nostri territori non debbano vendere gli ori di famiglia per un piatto di minestra da mettere sul tavolo per cena.

On. Roberto Simonetti Lega Nord


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